Autostrada Roma-Napoli, uscita Colleferro, percorrendo la Strada del Vino Cesanese. Dopo pochi minuti, incontri il paesaggio che non ti aspetti: piccoli borghi gioiello, la campagna incontaminata e i tipici sapori di un tempo.
In questo bellissimo borgo medievale si può ancora ammirare la fortezza che protegge il centro della cittadella. Queste mura risalgono al XV secolo: periodo in cui Paliano fu sotto il principato della Famiglia Colonna. È il momento di massimo splendore per tutto il circondario che inizia ad essere frequentato da importanti figure dell’epoca.
Nella storia più recente, un altro personaggio chiave del territorio è stato il Principe Antonello Ruffo di Calabria. Con il suo entusiasmo riuscì a trasformare la Selva di Paliano in un posto ricordato da tutti per la sua unicità. Negli anni ci fu un susseguirsi di progetti indimenticabili, il più ambizioso dei quali fu realizzare il primo Parco Ornitologico italiano.
Il Parco Uccelli fu l’iniziativa più rivoluzionaria del Principe Ruffo. Per 20 anni la Selva di Paliano ospitò specie di uccelli di tutti i tipi provenienti da diverse parti del mondo. Il Principe Ruffo era un amante delle natura e questa attrazione perseguiva il nobile tentativo di restituire alla natura ciò che l’ambiente circostante le stava sottraendo. Il vino, la vera cucina contadina, fiere e iniziative culturali di tutti i tipi; La Selva rappresentò il palcoscenico naturale di tanti mirabolanti eventi.
Il Tour della Selva di Paliano iniziava a bordo dello stesso treno della scena di uno dei maggiori cult della filmografia italiana. Non era insolito che la Selva fosse frequentata da artisti, attori e celebri esponenti della società romana. Il Principe Ruffo ha sempre mantenuto stretti legami con la capitale. In molti, trovavano nella Selva di Paliano, un luogo perfetto dove perdersi nella natura per prendersi una pausa dalla città.